Nella primavera del 2020, durante il primo lockdown da COVID-19, ZED Festival lanciò Giardino ZED, uno spazio virtuale di riflessione sulla videodanza e uno strumento di approfondimento su una pratica eclettica e in rapida evoluzione. Con il contributo di ospiti di rilievo, Giardino ZED cercava di raccontare lo stato dell'arte della videodanza da più punti di vista prendendo in considerazione i diversi settori della formazione, della ricerca, della divulgazione, della promozione, distribuzione e produzione. I film furono distribuiti settimanalmente sui canali social di ZED (facebook, instagram, sito) e sull'app gratuita DanzaDove, alternando esperti nazionali ed internazionali del settore che raccontavano in maniera libera e consapevole passioni, problematiche, visioni e prospettive future. Giardino ZED torna ora in maniera nell'archivio digitale di ZED Festival.
Abbiamo conosciuto Mitchell Rose personalmente in questo periodo di forzato isolamento. Il suo lavoro è storia, ma “Exquisite Corps” ha generato un vero e proprio genere che ha ispirato coreografi, danzatori e istituzioni della danza: rifacendosi al gioco surrealista Cadavre Exquis, una raccolta di sequenza coreografiche viene assemblata collettivamente.
I danzatori che si trovano in spazi, città e nazioni diverse, aggiungono in successione una composizione personale partendo dall'ultimo gesto danzante di chi l'ha preceduto. Il risultato è una coreografia unica che attraversa più corpi e abbatte i confini delle distanze geografiche. Mitchell ci ha raccontato il processo creativo e la filosofia che si cela nelle sue opere.